Quando stanno per arrivare le vacanze, il Buon Lettore… 

Leggerissimeletture

Italo Calvino e i buoni propositi

Quando stanno per arrivare le vacanze, il Buon Lettore… 

Il Buon Lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino d’altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli”.
Così scrive Italo Calvino in un articolo che fu pubblicato con il titolo I buoni propositi, su L’Unità del 12 agosto 1952 (Saggi, Mondadori, 1995, p. 1743).
Quando le vacanze estive degli italiani cominciavano ad allungarsi in termini di settimane se non d’interi mesi, agli albori del boom economico, un tipo umano già ben definito, il Buon Lettore - oggi diremmo il “Lettore Forte”, anzi “Fortissimo”- cominciava ad aggirarsi nelle librerie  in preda a una vera smania accumulatrice. Pile di libri sui tavoli e sul letto aspettavano di entrare in valigia in competizione con un bagaglio, immaginiamo, piuttosto corposo. 
Il Buon Lettore pregustava per pochi attimi il silenzio di una “solitaria” località marina o montana (oggi impensabile a tutte le latitudini) ma poi finiva,  anche lui, piacevolmente e consapevolmente,  per farsi distrarre da qualcosa che gli impediva di rispettare il  ferreo “programma” di lettura.  
 I “mezzi di distrazione di massa” degli anni Cinquanta non erano ancora i telefonini ma, stando a quanto ci racconta Calvino, che si misurava con il paradigma del “lettore uomo”, le passeggiate, le partite a tennis, le pennichelle pomeridiane, le gite in barca, i balli e, non ultime, le compagnie femminili. Il Buon Lettore allora come oggi  intraprendeva  una lotta impari perché sapeva di essere destinato comunque a soccombere alle tentazioni. Calvino conclude con un sorriso bonario proiettando le sue speranze nei mesi autunnali e invernali, “ai rapidi, concentrati quarti d’ora” strappati alla lettura “prima di addormentarsi, prima di correre in ufficio, in tram, nella sala d’aspetto del dentista”. 
Qualcuno di noi si riconosce nel Buon Lettore, pieno di buoni propositi? In caso positivo siamo pronti a soccorrerlo e a riempire il suo zaino di libri piacevoli e “leggeri” ("altrimenti perché mai vi chiamate 'Leggerissimo'" ? - ci ha detto qualcuno), poco ingombranti, intonati alle vacanze,  magari anche al colore del costume. 
Così vuole il Buon Lettore del 2022.

PM